Rosa e Lillo

Quattro anni di collaborazione

 

Il lavoro che stiamo portando avanti per ricostruire il percorso artistico

e umano di Rosa, nonostante proceda ormai da qualche tempo,

continua a riservare sorprese e nuovi tasselli si aggiungono

ad un quadro che si fa sempre più ricco e interessante.

Si tratta quasi sempre di fatti noti finora ai pochi che li hanno vissuto direttamente o a chi li ha visti da vicino e, quindi, per certi aspetti quasi privati. Testimoniano però l’intensa capacità di relazione umana di Rosa, il suo essere capace di avere amici in ogni parte d’Italia.

La più recente di queste ricostruzioni ha anche un grande valore artistico perchè consente di fare luce su una parte fondamentale del repertorio

di Rosa, la parte più autobiografica.

Tale segmento del repertorio nasce alla fine degli anni ’70 dall’incontro

e dalla collaborazione con un giovane laureando in ingegneria

pervaso da una forte passione per lo scrivere e il cantare: Lillo Catania.

Per quattro anni Lillo e Rosa si incontrano quasi giornalmente

(abitano nello stesso palazzo) e i pezzi di vita che Rosa racconterà a Lillo diventeranno liriche e melodie di struggimento sincero, gran parte

delle quali, purtroppo, non vennero allora pubblicate.

Ma Rosa le cantò comunque nei suoi concerti, in casa di amici e presto avremo modo di ascoltarle.

Uno di questi canti è venuto già alla luce con determinazione

più di dieci anni fa, diventando il brano che maggiormente

rappresenta Rosa a livello internazionale, universalmente considerato

il  suo testamento artistico: Quannu moru.

Oggi sappiamo che questo gioiello è frutto dell’appassionata collaborazione tra due artisti, originari entrambi dell’agrigentino,

che il caso ha fatto incontrare in un condominio di Palermo.

Presto questi quattro anni di collaborazione verranno raccontati ampiamente. Qui vogliamo intanto darne annuncio, ringraziare Lillo

per la sua disponibilità e dirgli bentornato!

 

Lillo Catania e Rosa Balistreri (1980)

       
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